
Come ricorderanno alcune e alcuni di Voi, Adorate Lettrici e Squisiti Lettori (quelli più anticamente frequentatori di codesto Umilissimo Blog) la
problematica festiva è da mesi, ormai, nell'agenda programmatica delle problematiche legate alla vita di tutti i giorni (come recita sinteticamente l'etichetta DailyLife). Per chi non sa...ecco, non voglio fare il pretenzioso esigente ma prima è necessario leggere
questo post.
Forse, la soluzione, alla
Mancanza Festiva di contrasto all'AbbondanzaFeriale, è vicina...
Vi prego, a questo punto, di avere
ancora un poco di pazienza e leggere l'estratto che segue.

" C'era un gabinetto [...] Era il solo esistente [...] La mancanza di quel semplice apparecchio [...] crea naturalmente delle consuetudini che non si sradicano facilmente, che richiamano mille altre cose della vita, e si accompagnano a sentimenti considerati nobilissimi e poetici. Il falegname [...] mi raccontava che, dopo la settimana di lavoro a New York, usava incontrare un gruppetto di compaesani,
ogni domenica, per una scampagnata - Eravamo otto o dieci: c'era un dottore, un farmacista, dei commercianti, un cameriere d'albergo, e qualche artigiano. [...]
La vita è triste, tra quei grattacieli, con tutte quelle straordinarie comodità, e gli ascensori, le porte girevoli, la metropolitana, e sempre case e palazzi e strade, e
mai un po' di terra. Viene la malinconia. La
domenica mattina si saliva in treno, ma bisognava fare dei chilometri, per trovare la campagna! Quando eravamo arrivati in qualche posto solitario, diventavamo tutti allegri come ci si fosse tolto un peso di dosso. E allora, sotto un albero, tutti insieme, ci si calava i pantaloni.
Che delizia! Si sentiva l'aria fresca, la natura.
Non come in quei gabinetti americani, lisci
, lucidi e tutti eguali. Ci pareva di essere ragazzi [..], si era felici, si rideva, si sentiva l'aria della Patria. E, quando avevamo finito, gridavamo tutti insieme:
Viva l'Italia! Ci veniva proprio dal cuore."
Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Torino, Einaudi, prima edizione "Saggi", 1945, pp.83-85La
domenica (vabbé, insieme al sabato, ma per quello possiamo soprassedere) è il giorno in questione, festivo e mancante di fenomeni evacuatori salienti.
Lord Crespo lavora tra i
grattacieli (vabbè, diciamo soffiacieli - che non sono proprio proprio altissimi), dunque mai "un po' di
terra"...
...che tuttavia abbonda intorno alla Strettissima&Altissima Soluzione Contenitivo-Abitativa, attorniata da
Abbodantissima Campagna Romana (discariche e marane comprese)!
...PROCLAMA! MANIFESTO! A RACCOLTA!
...STITICI FESTIVI DI TUTTA ITALIA, DOMENICA MATTINA, TUTTI INSIEME NEL GIARDINO DI LORD CRESPO!
L'EVACUAZIONE PATRIOTTICA HA DA FARSI!
ORSU', DUNQUE, CARTACAMOMILLA PER TUTTI!
Altro che BifidusActiRegularis!