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25 luglio, 2007

Lo Specchio di Udden - Eresie e din(ri)torni o della Soluzione L

Da lontano tornano certi ricordi, di roteazioni, perforazioni illegittime, guadagno di centimetri...RIDAJE!
Il Kitchen Planner sembra una cosa innocua, un semplice passatempo, una cosa veramente utile...E INVECE NO!
Esso, il Planner delle Cucine, dà dipendenza, fortissima, radicatissima, insidiosissima.
E quand'anche non si disponga di PC a portata di mano, ci pensano i modellini in carta millimetrata, in apposita dotazione nella DispensaSacra del Focolare (leggasi: CatalogoCucine Ikea).
E quand'anche nemmeno si abbiano a disposizione i CartaceiSuccedanei, il cervello - ormai! - è in grado di collocare, millimetrare, roteare...ecc. ecc. ecc.: le stesse identiche funzioni del KitchenPlanner.
Marshall Mc Luhan avrebbe dovuto ampliare di un capitolo la Sua esemplare riflessione sulle estensioni del corpo!

Ora, questo per dire che...PROVATISSIMO, Lord Crespo di Svezia, DALLA MALATTIA DEL SUO AMATISSIMO JETCHEF356 "TheMicroWawer" Whirlpool, che dà segni di follia azionandosi a caso e spegnendosi altrettanto a caso...mmm...[Amoresse e Amorini, orate pro microonde]...
...il Provatissimo qui Scrivente Lord, dedica il Suo pensiero alla collocazione che farà onore al ritorno dalla clinica del suddetto Apparecchio della Gioia!

Dunque, RI-PROGETTA con lena e dedizione la ZonaCucina, stavolta concretamente e concentrandosi sulle Orizzontalità.

[Grazie a www.pianetabimbi.it per l'immagine della lettera L]

E ne vien fuori, grazie anche all'ERETICA Follia Creativa del FeVVy, una Rivoluzione Copernicana: FeVVy l'Eretico propone la SOLUZIONE ELLE!


FORHOJA!
Il Tuo tempo, Gloriosissimo, è compiuto (forse!).
FORHOJA!
Centro Fisso del Sistema Gravitazionale Roteante dell'Altissima&Strettissima Casa, la Tua immagine dimorerà nei Secoli dei Secoli lassù, nell'Olimpo delle Gloriosissime Stelle!
FORHOJA!
Il Tuo posto sarà preso - forse - da UDDEN!!!

UDDEN!

In versione BancoDaLavoro unito alla versione ConLavello, disposti a formare una "L", però girata, rispetto come la vedete Voi, Luminose Pupille mie e Scintillanti Pupilli miei, come fosse riflessa in uno specchio!

La ElleSpecchiata, ordunque, si intravede all'orizzonte.
Tuttavia, si pongono alcune prolematiche, di non poco conto...per la Soluzione delle quali chiedo Razionalissimi e Creativi Lumi a Voi, Plafoniere mie e Lampadari miei!!!

1. Il Sistema Elle-UDDEN risulterebbe di 20 centimetri netti più lungo del possibile, considerata la parete lungo la quale Esso si estenderebbe.


2. ForhOJA fa rima con GiOIA. UDDEN con cosa farebbe rima? Forse bisogna puntare sull'epiteto qualificante UDDEN-ELLE?

3. Quando, e dico quando, il mio posteriore potrà godere della rinfrescante azione sciacquettatrice delle ChiareFresche&DolciAcque del Mare All-Day-Long?!?

Ordunque, Letterine Mie e Letterini Miei!
Attendo la Vostra Voce sulla Letteraria e Consonantistica Soluzione ELLE-UDDEN o UDDEN-ELLE o UDDENUDDEN!!!

20 luglio, 2007

LEGO PartTime

La mia frustrazione raggiunge, in queste settimane, livelli incredibili.

Io, in tutta sincerità, voglio andare in pensione.

Ho un programma di attività culturali, fisiche, ricreative di tutto rispetto, minuziosamente organizzato, pronto ad essere sfoderato in caso di sorprendente vincita al SuperEnalotto (se vi giocassi...certo...).

In attesa di iniziare a partecipare sistematicamente al concorso suddetto, chiedo a Voi, Esemplari Amoresse, Speciali Amori, di condividere con me Conoscenza& Sapienza!

Lord Crespo di Svezia, Signore del PartTime DiagonaleFlessibileComposito, detto anche LEGOPartTime , ha deciso di voler emigrare - circa nel 2010, se Nostro Signore vorrà che Lord Crespo abiti ancora su questa terra - verso una terra dove il ruolo del lavoro nella vita delle persone sia meno psicopaticizzato di quanto lo è in codesto BelPaese.

Del quale io sono, volente o no, prodotto e vittima e, forse, carnefice.

Lord Crespo vuole emigrare in una PromessaTerra: la Terra del VeracePartTime e del VeraceTeleLavoro (magari non precari, se proprio devo dirlo...)!

Sapete voi quale può essere la Terra Eletta?
Volete emigrare con me verso una vita migliore?
Qualcuno conosce un rimedio all'ansia?

Lord Crespo attende le Vostre Preziose Parole!

...ansiosamente!

11 luglio, 2007

1978 a.D. We were born - 2007 a.D. Love is born


Gira, gira, gira...
Ruota, ruota, ruota...
Avanti, indietro, avanti, indietro...
Su e giù, su e giù su e giù...
Ah, quanti rivolgimenti ha visto l'Altissima&Strettissima Soluzione Abitativo-Contenitiva!
Ah!
Ma lo dovevo immaginare...che prima o poi ci saremmo incontrati, io e Lei!
Perché Lei nacque nello stesso anno in cui nacque lo scrivente, Lord Crespo di Svezia!
Lui al San Camillo!
Lei in qualche borgata di Stoccolma o giù di lì!
Ah, quanti anni senza sapere l'uno dell'altra e l'altra dell'uno, cioè io di Lei e Lei di io, cioè di me!
Ah!
Poi le voci..."è arrivata in Italia!!!"...io, sprezzantissimo: "GIAMMAI!".
Poi, come San Paolo sulla via di Damasco, Lord Crespo di Svezia ricevette l'Illuminazione (a basso consumo energetico) avvenuta allorché si apprestò a visitare quella che gli avevano detto essere la Sua casa, di Lei!
La visita fu feriale e vespertina!
Mi si diceva "vacci di sera, in mezzo alla settimana, vedrai tutto con più chiarezza!"
Tentai e me ne innamorai, del Luogo! ...ma non di Lei!
Ah!
Invero ero ancora accecato dalle tante voci...pensavo che in casa, con Lei, saremmo stati poi stretti, verticalizzazione o no, strettissimi!
La vicinanza aveva purtuttavia il suo fascino, strettissimi, vicinissimi, destinati alla convivenza!
Poi, ruota, ruota, ruota...
Su e giù, su e giù, su e giù...
Spingi, spingi, spingi...
Girati, girati, girati...
Ah!!!

Spazio a Colei, finalmente trovata...mia Diletta, ora ti riconosco, ora vedo un possibile spazio per me e Te, insieme...
Finalmente...BILLY E' MIA!!!
...Come dite? Billy è un nome da uomo? Dite?...
...mmm...Tempi Modèèrni!
Non ci sono più le famiglie di una volta!

03 luglio, 2007

Catene e dintorni...

Rendendo onore alla nomination per la FirstSummerChain, proveniente dall'Amorosissima Mia Novella Ape Maja già Fata Smemorina, AudreyHepburn della BlogoSfera, l'Illustrissimo PACIUGO, provvedo a snocciolare in sequenza i ricordi richiesti dalla catena.
Premetto: ho fatto fatica a selezionare SOLO un ricordo per ciascun qualificato spazio della memoria, dunque, tant'è.
Inoltre: sono impazzito per cercare foto adatte, tra le centinaia scattate con la mia Miss Nikon...troppi dubbi, dunque, forse...poi le aggiungo ;D



Ricordo indelebile.

Forse non è molto significativo...non so, ero in bicicletta, qualche anno fa, quando - guardandola da qui - la vita era più gustosa e ricca di luce. Nel mio allenamento pseudo-regolare trovavo una meravigliosa fonte di vitalità, di potenza...avere la percezione che il proprio corpo sia una cosa viva, probabilmente, non è una sensazione scontata. Il sole, il mare di fronte nelle discese, le salite piene di odore dei pini e di sudore...d'accordo, d'accordo, il ricordo: guardo in mezzo alla strada, mentre pedalo, sulla sinistra una riserva di macchia mediterranea, e vedo una macchia marroncina sull'asfalto, strana...in movimento! Passa una macchina e fortunatamente le ruote non schiacchiano quella cosa, che ha girato su sé stessa al passaggio dell'automobile...mi avvicino di più...è un animale ma mai visto! Mi sbraccio per far rallentare un'automobile che passa ma niente, lo stracoatto guidatore non ci pensa nemmeno, e l'animale, per la seconda volta, gira su sè stesso, stordito!
Lascio la bici nella cunetta lungo la strada, mi precipito nel mezzo della strada (my God, senza nemmeno troppo guardare, fortunatamente non passava nessuno...)...UN LEPROTTO!
Lo stesso leprotto, uguale, del libro che leggevo sempre da piccolo, ripetutamente: un libro illustrato che mi regalò mia nonna, quelli di una volta, con le illustrazioni ad acquerello.
Un leprotto che scappa dagli altri fratellini e, avventuriero (come nel titolo del libro), gira per il bosco, tra mille avventure. Coraggioso, curioso, talvolta incosciente ma scaltro...
Prendo il leprotto nelle mani, lui caldo, spaurito come mai, e lo depongo al bordo del bosco...lui scappa, a cercare magari la tana con gli altri fratelli...
Ho pensato per giorni a quel leprotto, ancora adesso ci penso e penso ai miei giorni di sole, così lontani.

Ricordo amaro.
Andavo alle scuole medie, c'era una famiglia di indiani che abitava proprio di fronte al mare. I figli, Joseph, Sangeeta e un altro fratello di cui non ricordo il nome...avevamo fatto amicizia, io andavo alle loro feste con parenti e amici indiani, suonavo le canzoni di Battisti e Branduardi con la chitarra...un'ospitalità raffinatissima nella sua semplicità.
Giocavamo a pallavolo nel campetto accanto alla loro casa, ascoltavamo i dischi a casa mia, andavamo in bicicletta, studiavamo insieme, un'allegria tutta speciale, degli amici splendidi...prendevamo il pullman insieme, al mattino presto, guardando il mare d'inverno sfilare davanti a noi...
Poi di colpo la notizia: ci dobbiamo trasferire, mi dicono.
Dall'altra parte del mondo.
Probabilmente, molto probabilmente stavano scappando ed erano stati trovati. Dunque, dovevano scappare di nuovo.
Sì, sì, ci scriviamo...mi arriva una loro lettera, io dico "ok, appena posso scrivo".
Arriva un biglietto di auguri per Natale e io dico, ancora, "ok, appena posso scrivo".
Altro biglietto, stesso comportamento, non so nemmeno perché...eppure a leggere le loro lettere mi si riempiva il cuore di gioia.
Io non so spiegarmelo perché non ho risposto. Forse era troppo doloroso continuare a pensare che loro c'erano ancora ma impossibili da raggiungere. Allora, forse, ho voluto tagliare anche con il ricordo.
E invece no: io ancora li sogno di notte, dopo quasi quindici anni, sogno di incontrarli di nuovo, finalmente, e loro mi guardano certo contenti di vedermi ma un po' delusi, un po' scettici, a proposito del mio affetto per loro.
E io non so come spiegare loro che, invece, li adoravo.



Ricordo idiota (davvero, uno tra i tantissimi...)
Qui andiamo a spulciare roba di secoli fa...con un mio amico, metro A, fermata Anagnina, capolinea. Avevamo mancato una fermata precedente, dunque ci siamo detti "restiamo sulla metro, così torniamo indietro".
La mia esperienza fondamentale di capolinea metro era Eur Fermi, quando la stazione Laurentina era chiusa: il treno cambiava il binario, andandosi a mettere sul binario opposto, la gente scendeva, salivano i nuovi passeggeri e via, già sul binario giusto, immancabilmente!
Anagnina no. Anagnina ha il deposito, è un capolinea vero, mica come lo era EurFermi.
Un extracomunitario con l'aria sdrucita ci fa qualche cenno, un segno...non capiamo, lo prendiamo per uno un po' fuori, ne aveva l'aspetto.
Restiamo belli seduti, "uh, che bello, ci siamo solo noi!"...si chiudono le porte, il treno riparte, nella stessa direzione seguita per arrivare qui, al capolinea.
Rumori sinistri, luci inconsuete, treni metro replicanti...ODDIO, E' IL DEPOSITOOOOO!
Le porte si aprono sulle minuscole banchine delle gallerie: che si fa?
Restiamo qui, in attesa che riparta, speriamo!!!
Però ci nascondiamo, che ci siamo affacciati e abbiamo visto il macchinista che torna indietro, verso il primo vagone: io mi nascondo sotto i sedili, il mio amico si schiaccia inutilmente su una delle poche porzionicine di parete senza vetri...
Il macchinista se ne accorge: "E CHE CCE STATE A FA QUA???"
Gli sguardi delle persone in attesa ad Anagnina sono davvero sorprendenti: si chiedono se non sia stata aperta una nuova fermata!
Come ogni catena che si rispetti, deve proseguire.
Devo nominare tre persone, dunque:
- la PheegaPhastee al secolo Fastidiosetta
- il Commendator FeVVy
- l'Esimio Acer.