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02 luglio, 2010

Yuuu-uuuuhhh!!!

Se qualcuno se lo stesse chiedendo, tra i pochi visitatori di questo blog, non è che sono scomparso e non è che m'è passata la voglia di blog...sono molto preso da questo e, forse di conseguenza, sto un po' trascurando il presente blog ;-)

Anche se, a dire il vero, molte volte mi è passato per la testa questo pensiero: "Che senso ha, ormai, il mio blog?".

Vi spiego. Quando decisi di creare un blog lo feci così per gioco, non perché sentissi la necessità di confidarmi o di scrivere sul web i miei pensieri quotidiani. Lo feci senza avere le idee chiare su che cosa avrei voluto farne. Poi tutto prese la piega del gioco, dello scherzo, del parlare delle mie passioni, delle mie vicende quotidiane...e ci sono stati periodi nei quali questo blog mi ha fatto fare tante risate. Un periodo in particolare nel quale, certe volte, quel che succedeva nella cosiddetta "blogosfera" aveva una sua autonomia, quasi un mondo a sé.

Poi è arrivato - ormai luogo comune, questo discorso - Facebook e, tra note, commenti, "a che cosa stai pensando", foto e quant'altro, i blog sono stati abbandonati, nella maggior parte dei casi.
In altri casi sono stati abbandonati e basta, a prescindere da Facebook. Altri procedono con la consueta verve ed è un piacere.

Sta di fatto che, successivamente all'abbandono più o meno generalizzato delle piattaforme blog, certe cose che scrivevo non avevo più il gusto di scriverle, ma non perché il numero di commenti era diminuito...semplicemente perché il tutto è diventato meno dinamico, più lento, più...riflessivo.

E per certi versi più piacevole, più intimo, maggiormente confidenziale.

Il tutto è peraltro coinciso con un mio cambiamento, la fine di un percorso intrapreso prima di aprire il blog e finito poco più di un anno fa. Uno dei post che maggiormente rappresentano questo cambiamento (almeno io ce lo leggo più facilmente) è questo qui...che tante volte leggo e rileggo, guardando le foto.

Probabilmente non torneranno più i post sulle tutine dorate e su Ikea e sul microonde...e i tanti commenti con i quali ridevo a crepapelle...ma forse è giusto così, non si può immaginare che una cosa resti uguale a se stessa per troppo tempo.

E allora, tutto questo discorso per dire che cosa? Che non so che cosa voglio fare con questo blog...e mi piaceva dirvelo, confidarmi, confrontarmi con voi.

Vi bacio.