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15 luglio, 2009

Moscerini, muffe e dintorni (o del Verde multifunzione e polivalente)

Ebbene, in un campeggio di qualche anno fa, lo scrivente e l'allora non ancora Raimunda! ma già Acutissima Osservatrice dei fenomeni ai quali Madre Natura ci concede di assistere, colsero quello che considerarono un curioso fenomeno.

Il tavolino sul quale, per difendersi dagli infaustissimi altri ospiti del campeggio, si giuocava a carte, si cenava e si discuteva delle gite da programmare per i giuorni di vacanza, protetti da cortina fumogena provocata da decine e decine di fiammelle accese, powered by GLIMMA...la superficie del tavolino, si diceva, era di un particolarmente brillante color verde.

Quando non ricoperto da tovaglia, il tavolino era preda di affollatissimi meeting di moscerini, i quali anziché ballare il valzer ullallà, come la tradizione vorrebbe imporrre loro, giocherellavano con la Playstation a fare le gare di rally.
Tutto ciò scompariva, come accennato, allorché il verde veniva obliato da tovaglia.

Accidenti, ma allora è il verde che li attira, dissero lo scrivente e la non ancora Raimunda!

E così passò il tempo.

Lord Crespo di Svezia qui scrivente, qualche tempo dopo, comprò un frigorifero il quale, presto, divenne uno degli orgogli dell'Altissima e Saturissima Soluzione Abitativo-contenitiva.
Tuttavia, strani fenomeni, che peraltro ancora oggi persistono, iniziarono presto a manifestarsi.

Frutta e formaggi, spesso, iniziano a ricoprirsi di una orrida muffetta...tante le cibarie che hanno dovuto prendere la strada della discarica comunale...tanti gli strati di formaggio tagliati via, per tentare di recuperare il recuperabile.

Che cosa accade? Perché succede questo agli amati formaggetti miei? Perché la fruttina mia degenera così facilmente?

Successivamente, l'Amoruccia Mia entra in scena...anch'essa verde (come il tavolino di cui sopra, ovviamente di verde più bello trattasi), brillantissima, candy lime green per l'esattezza...e anch'essa, di tanto in tanto, diviene come un praticello sul quale mosche, moschini e moscerini giuocano allegramente e passeggiano senza meta apparente.

Ma c'è di più.

Negli ultimi mesi, lo scrivente si trova spesso ad essere protagonista di visite non gradite, da parte degli ali-dotati di cui sopra, nei piatti dai quali coglie il cibo, nei bicchieri con i quali assume sostanze liquide quali acqua, vino, liquori, ecc.

E ciò succede nelle più disparate situazioni e con i più disparati cibi e le più diverse bevande.

E lo scrivente, almeno guardandosi allo specchio, non coglie sfumature verdi nel suo incarnato. E i piatti non sono verdi. E le bevande non sono verdi.

Gli interrogativi restano così sospesi nell'aria...mentre lo scrivente scaccia mosche, moscerini, zanzare, tafani, moschini che volteggiano tutti intorno.

E la muffa cresce.

E allora io prendo e scappo, con la mia moto, a cercare dove sono finito, stando seduto sul ciglio della strada, sulla parete della montagna che scende giù verso i prati, attraversando distese e macchie di fiori di tutti questi colori...e il vento entra prepotente nel casco, con la visiera alzata, due fette di pane con dentro la porchetta, oppure le salsiccette...e sto con me e ascolto quella voce che, dentro, prova a parlarmi ancora e mi fa sentire vivo, con un corpo che respira, con la pelle per sentire addosso il sole e il vento fresco delle montagne. E gli occhi per guardare lontano, almeno provarci.